1. |
Le Cose Che Mi Hai Detto
03:53
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Tempo, non c'è più tempo per infrangere
conti mal calcolati e vuoti a rendere
così ora io, ora non so
quale sia la strada da intraprendere
in questo labirinto di palazzi
che graffiano il cielo e l'anima
Ho provato a dormirci su,
ma nei miei sogni questa angoscia che mi opprime
mi opprimeva ancor di più
Ho provato a parlarne un po',
ma in risposta ho ricevuto un elenco di banalità
e noiose verità
Tempo, non c'è più tempo per divellere
situazioni ambigue e ambigue maschere
così ora tu, sì anche tu
sai che il mio problema è l'abitudine
soffoca ciò che in me era già fragile
in questa cinica città
Ho provato a bere un po'
mi son scordato anche il mio nome
e al mattino mi son chiesto "che farò?"
Ho provato a scherzarci su
ed è stato un gran successo:
hanno riso tutti quanti,
nel mio cuore io li ho odiati ancor di più
Come faccio a fingere che sia tutto ok
se il mio futuro è un dedalo di maschere e voi
schiacciati dalla noia dell'abitudine
cercate delle mani già strette da mani che da voi
voglion solo lacrime
Ho provato a bere un po'
mi son scordato anche il mio nome,
ma le cose che mi hai detto... quelle no.
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2. |
Le Mie Paure
03:04
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Sopra a questo morbo opaco
ci siamo asciugati le lacrime
è stato come correre sulle rotaie
è stato come sopravvivere
Ti volevo accarezzare
per riuscire ad immaginare un lieto fine delle mie paure
ti volevo accarezzare per riuscire ad immaginare che...
Sotto questo sole infetto
ci siamo sfiorati le labbra
è stato come applaudire ad un'estate che muore
ti porta via con sé
è stato come fingersi dio
Dentro a questa acqua sporca
abbiamo progettato un nuovo domani per dimostrarci che
è stato come correre sulle rotaie
è stato come sopravvivere
ma è stato come fingersi dio
Ti volevo accarezzare
per riuscire ad immaginare un lieto fine delle mie paure
ti volevo accarezzare per riuscire ad immaginare che
avrei meritato un po' di più.
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3. |
Ogni Strada è Un Ricordo
04:45
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Ci sono sere affannose in cui sento avvizzire già il fiore dell'età
pensieri d'ansia soffusi dal vino confusi mi tirano giù
volgo lo sguardo alla stanza che affoga in un pigro caos:
è ancora intrisa di te,
da un portafoto crepato mi doni un sorriso che sa di pietà
Forme, suoni e colori affollan la mente sognando che tu
sola nella tua stanza guardi una foto che ritrae noi due
e al male che ho provato io non penso più
non lo sento più
Ogni sua strada è un ricordo, in ciò io trovo conforto,
scortato dai miei passi sordi immergermi dentro ai ricordi.
Volgo lo sguardo al tramonto che affoga nella città:
grigia e splendida,
plumbea presenza che a tratti sa infondere un senso di stabilità
Forme, suoni e colori affollan la mente sognando che tu
sola nella tua stanza guardi una foto che ritrae noi due
e al male che ostentavo io non penso più
non lo sento più.
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4. |
Settembre
03:11
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In questo cielo grigio e blu
in questi giorni di settembre
è come mi dicevi tu:
intestardirsi non serve a niente
è come dicevi tu:
certi istanti non tornano più
E non si può dare tempo al tempo, no
non si può, ma io ci riuscirò
l'estate ora muore con me
che ne sarà di tutte queste foglie che cadon con me?
che ne sarà di me?
E resto qui
perché non riesco a fare niente
che mi distragga per un po'
da questo cielo di settembre
è come dicevi tu:
certi istanti non tornano più
E non si può dare tempo al tempo, no
non si può, ma io ci riuscirò
l’estate ora muore con me
ma tornerà, ritornerà
se chiudo gli occhi lo so già
che lei ritornerà
Certi istanti non tornano più.
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5. |
Elia e Michelle
04:12
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Oltre uno straccio di oceano
Elia incontrò Michelle
se fino a ieri era un sogno
ora è tangibile
Ha sempre perso milioni di occasioni
perché non ha mai il coraggio di decidere,
ma in questo cielo le nubi danzan rapide:
Elia ora è in balia di lei
Proverà
Proverà e troverà ciò che non ha avuto mai
Su di una spiaggia malconcia
Michelle ha detto che
ogni granello di sabbia
ha una storia nobile
Ha sempre visto milioni di persone che
non hanno più la forza di sorridere,
ma questa vita è un miracolo che vuole vivere
e condividere dando il meglio di sé
Proverà
Proverà e troverà ciò che non ha avuto mai
E ad un tratto lui non trema più
lei lo guarda e lui non trema più
e ad un tratto lei non trema più
lui la guarda e lei non trema più
ed il tempo perduto nei sogni
perduto non è più.
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Ongaku Motel Milano, Italy
Ongaku Motel è un progetto folk-pop che nasce a fine del 2013.
Attualmente la band è composta da:
Fabio Pellegrini (Chitarra/Voce), Davide Giusto (Batteria/Voce), Piergiorgio Idà (Basso).
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